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In tema di reati fallimentari, nell’ipotesi di incorporazione for every fusione di società in cui il fallimento riguarda solo la società incorporante, è possibile configurare i reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale a carico degli amministratori e dei concorrenti esterni della società incorporata anche in relazione a condotte illecite riguardanti quest’ultima e commesse prima della fusione, in quanto i rapporti giuridici facenti capo all’incorporata non si estinguono, ma si trasferiscono alla società incorporante.

Il relativo apprezzamento — che si traduce in un accertamento di fatto, sindacabile esclusivamente sotto il profilo della logicità e congruenza della motivazione — non può ritenersi limitato alla fisionomia delineata dal codice civile, che ne declina lo standing nella dimensione fisiologica dell’attività d’impresa, ma va riguardato nel più ampio contesto delle ingerenze e degli interessi antigiuridici che ne arricchiscono il ruolo.

In tema di bancarotta fraudolenta patrimoniale, for each escludere la natura distrattiva di un’operazione di trasferimento di somme da una società ad un’altra, non è sufficiente allegare la mera partecipazione ad un ‘gruppo di società’, dovendo invece l’interessato dimostrare in maniera specifica il saldo finale positivo delle operazioni compiute nella logica e nell’interesse di un gruppo ovvero la concreta e fondata prevedibilità di vantaggi compensativi, ex art.

Artifici contabili posti in essere dagli amministratori della società fallita intesi a stornare crediti vantati dalla medesima for each iscriverli quali sopravvenienze passive non possono mai integrare il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale, non venendo in alcun modo in essere in tale ipotesi una diminuzione, effettiva o fittizia, del patrimonio sociale.

Sussiste il reato di bancarotta fraudolenta documentale anche quando la documentazione possa essere ricostruita “aliunde”, poiché la necessità di acquisire i dati documentali presso terzi costituisce riprova che la tenuta dei libri e reati fallimentari - penalistaavvocato.com delle altre scritture contabili era tale da rendere, se non impossibile, quantomeno molto difficoltosa la ricostruzione del patrimonio o del movimento di affari.

Ancora una volta, l’esercizio paziente della ragione critica sembra poter costituire il presidio metodologico più sicuro per procedere nella riflessione.

(In applicazione del principio, la Corte you could check here ha ritenuto configurabile il reato a carico dell’amministratore della società fallita che non aveva ricoperto la carica for each l’intero triennio antecedente alla sentenza di fallimento).

forty nine legge drop. tutela l’interesse all’acquisizione di conoscenze di carattere generale e non meramente documentale.

Salve le altre pene accessorie di cui al libro I, titolo II, capo III, del codice penale, la condanna importa l’inabilitazione all’esercizio di un’impresa commerciale e l’incapacità advert esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa fino a tre anni.

In particolare, il professionista in questione collabora sotto diversi aspetti con l’imprenditore, non solo nella fase patologica dell’impresa, ma anche nella fase fisiologica.

In ogni caso occorre aver riguardo non già all’entità del passivo ed alla differenza fra attivo e passivo, bensì alla effettiva diminuzione patrimoniale cagionata ai creditori dai fatti di bancarotta dei quali l’imputato deve rispondere.

(In motivazione, la Corte ha osservato che l’occultamento delle scritture contabili, rendendo impossibile la ricostruzione dei fatti di gestione go to this web-site dell’impresa fallita, impedisce la stessa dimostrazione del danno, onde la mancanza delle scritture non può essere utilizzata for every presumere circostanze favorevoli all’imputato, salvo che le contenute dimensioni dell’impresa non rendano plausibile la determinazione di un danno particolarmente ridotto).

Mentre alcune interpretazioni, hanno ravvisato nella riforma un supposto assottigliamento dei poteri dell’autorità giudiziaria, attribuendo al giudice delegato funzioni di controllo e di vigilanza e focalizzando l’attenzione sui poteri del curatore come centro delle attività delle procedure concorsuali (sotto la vigilanza e l’indirizzo del comitato dei creditori), secondo altre visioni il ruolo della magistratura si sarebbe accresciuto.

Le innovazioni normative degli aspetti civilistici dell’istituto del concordato preventivo con continuità aziendale, di cui all’articolo 186-bis della legge fallimentare, a seguito delle modifiche introdotte nel 2012, non sono modificazioni della norma extra-penale integratrice del precetto sulla simulazione dei crediti, condotte distruttive, di cui all’articolo 236 della legge fallimentare, che si applica anche in riferimento al concordato preventivo con continuità dell’attività di impresa.

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